La triste vicenda che vede coinvolto il giovane Marcus è una di quelle che faranno discutere a lungo. L’ex ballerino di Amici, infatti, ha strangolato il suo fidanzato, Bernando Almonte, dopo una lite per poi lasciarne il corpo privo di vita nella loro casa a New York. Prima di lasciare l’appartamento, Marcus ha avuto modo di postare alcuni messaggi sul suo profilo Facebook, che hanno evidenziato la sua scarsa lucidità in quei momenti drammatici e che saranno utilizzati dagli inquirenti per le indagini.
In uno di questi post si legge: “Io sono Dio. Do la vita ma posso anche portarla via”, che resta una prima ammissione del delitto appena compiuto. Poi il ballerino ha pubblicato un altro messaggio, meno surreale ma dove ha, di fatto, confessato il delitto: “L’ho fatto perché ti amo. Ma amo anche lui e lui mi ha detto che amore e odio sono la stessa emozione. Perdonami. Non so cosa fare.”
Leggendo queste parole si ha l’impressione che Marcus abbia capito solo in un secondo momento la gravità del suo delitto, ma fa riflettere il riferimento a un’eventuale terza persona che lui dice di amare. Non si riesce a comprendere se si sia trattato del classico delitto di gelosia, o se il giovane abbia scritto queste parole sotto l’effetto di qualche droga. Sta di fatto che Bellamy, dopo aver compiuto l’omicidio, ha invocato il perdono di tutti e ha atteso la polizia.
L’arresto di Marcus ha fatto subito il giro del mondo. Il suo profilo Facebook nelle ultime ore ha ricevuto milioni di visite e non è la prima volta che un assassino avverte il bisogno di “aprirsi” su un social network. Messaggi di ogni tipo sono comparsi sotto ai suoi post (dagli insulti omofobi, a chi ha invocato per lui il perdono di Dio), compresi quelli di alcuni utenti italiani che, probabilmente, ricorderanno la sua esperienza ad Amici.
Nel popolare programma di Maria de Filippi, Marcus si era messo in mostra nell’edizione 2009, entrando nel corpo di ballo dei professionisti. Dopo l’esperienza italiana era tornato negli States e aveva partecipato a musical importanti come Tarzan, spettacoli in giro per Broadway e nei migliori teatri americani, dimostrando sempre una grande correttezza con i colleghi e un’attitudine al lavoro di squadra encomiabile.
Ora Marcus ha trentadue anni, ma quello di cui si è macchiato sarà qualcosa che non potrà dimenticare. La sua era la storia di un ragazzo talentuoso, un ballerino che era riuscito ad emergere, a farcela, e che poteva ambire a grandi risultati nel mondo dello spettacolo. Ma oggi, purtroppo per lui, è diventato soltanto un assassino, una persona squilibrata che dovrà fare i conti con la giustizia. E il suo fidanzato, il povero Bernando, resta la vittima di questo assurdo delitto. Negli Stati Uniti le pene sono severe e Marcus rischia trent’anni di carcere: riuscirà a espiare le sue colpe durante tutto questo tempo?
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